I pericoli del parco

Qui in Francia giovedì scorso era festa, c’era il sole e faceva caldo, eravamo tutti e tre a casa, così abbiamo deciso di portare Blop allo zoo (gratuito) del parco della Tete d’Or a vedere gli animali. Essendo festa, bel tempo, etc etc, ovviamente era pieno di gente e non siamo riusciti a vedere moltissimo, soprattutto quando la gente si piazzava davanti al passeggino impedendo a Blop di vedere qualcosa. Poco male, lui ci ha fatto chiaramente capire che l’unico animale ad interessargli era il PELLICANO. Chissà perché.
Speravo di mostrargli anche le giraffe, ma erano all’interno della loro casetta e non si vedevano. Sarà per la prossima volta.

Finita la rapida visita ci stavamo incamminando verso l’uscita quando SBANG! Una pallonata in piena faccia. E non lanciata da dei bambini/ragazzini, no, ma da tre cretini ultratrentenni. D’altronde quale migliore idea di passarsi la palla davanti all’uscita del parco, in mezzo a famiglie e bambini? Soprattutto se non sei capace di giocare a calcio.
La pallonata è stata talmente forte che, oltre a rimbambirmi, ha piegato in due la stanghetta dei miei occhiali e li ha spediti a qualche metro da me. Ovviamente cadendo e picchiando per terra si sono ulteriormente rotti e una lente si è suicidata. Erano occhiali vecchi che dovevo comunque cambiare, ma avevo deciso di aspettare questo autunno, tempo di  far passare le vacanze e mettere da parte i soldi necessari e comunque farseli spaccare da una pallonata in faccia non è piacevole. Soprattutto quando il tizio in questione, quando gli urli contro (in italiano) ti risponde “non l’ho mica fatto apposta” (e meno male, direi!), “ho colpito male la palla e comunque ne avrai un altro paio a casa!”. Sì, a casa ne ho un altro paio ancora più vecchio, ma sono miope ed orba come una talpa, come ci arrivo a casa? Meno male che c’era il marito a farmi da cane guida per non vedenti.
E’ raro, rarissimo, che faccia scenate/urla in pubblico, ma tra il dolore, la rabbia e la paura non ho potuto trattenermi. La prima cosa che ho temuto, non appena realizzato cosa mi era successo, era che il pallone dalla mia faccia fosse rimbalzato sulla testa di Blop, ma per fortuna è schizzato da un’altra parte. Poi mi sono incazzata come una iena. Se la pallonata avesse colpito un bambino? Se fosse accaduto solo qualche minuto prima, quando Blop non era nel passeggino, ma in braccio a me? In quel caso altro che occhiali rotti, saremmo dovuti correre al pronto soccorso trascinando l’imbecille per i piedi!

Mi rendo conto che per qualcuno la mia/nostra reazione possa sembrare esagerata, quale italiano non ha mai giocato a calcio in un parco e non si è preso una pallonata in faccia? Sì, ma se giochi puoi aspettartelo, se passeggi tranquillo in famiglia, lontano dalle zone d’erba dove la gente gioca, te lo aspetti molto meno e, soprattutto, non ti aspetti di ricevere una pallonata così forte. Sono passati due giorni e il naso è ancora indolenzito. Il mio povero nasino.

8 pensieri su “I pericoli del parco

  1. Ma che imbecilli! Non solo giocare dove non é luogo è da cretini ma dare una risposta del genere é totalmente incivile e maleducata. Hai fatto bene ad arrabbiarti. Di risarcirti scommetto che non ci pensa nemmeno.

    • Gli abbiamo chiesto i dati, ma ovviamente sono falsi. Ora vediamo con l’assicurazione quanto mi rimborsano per degli occhiali nuovi. Almeno il mio oculista, che tra l’altro è un italiano, è convenzionato con la ASL francese perciò praticamente gratis. Mi girano comunque le scatole perchè gli occhiali, anche se vecchi, mi piacevano e stavo pensando di far cambiare solo le lenti visto che la vista è peggiorata con la gravidanza, ma adesso sono irrecuperabili.

      • Delinquente proprio! Le montature costano tanto e soprattutto bisogna trovarne una che piaccia e stia anche bene. Mi dispiace, una sfiga nera proprio. Per fortuna non avevi in braccio Luca in quel momento!

        • Pensa che i suoi due amici coraggiosissimi l’hanno mollato lì e sono corsi sul primo autobus che passava.
          Se avevo Luca in braccio e la palla lo sfiorava non ci accontentavamo dei dati falsi. Grrrr.

  2. Questo mi dimostra che le persone pessime non sono un’esclusiva italiana. Mi spiace. Ero passata per farti gli auguri per la Festa della Mamma e ho letto dei tuoi occhiali. Anche a me è successo una volta e da buona cieca grave capisco quanto siano preziosi gli occhiali. Non li cambio facimente per una sorta di feticismo. Dai vedrai che riuscirai a torvarne un paio ancora più carino, vediamo il lato positivo! Un abbraccio. Cafoni , senza se e senza ma.

  3. ma è terribile!! da miope messa malissimo ti capisco tanto, hai fatto bene ad arrabbiarti! purtroppo un paio di occhiali è un danno così relativamente piccolo (rispetto a un braccio rotto o un’ammaccatura sull’auto, che qualunque stronzo avrebbe reagito come quello, forse pure peggio (tipo sfottendoti). non possono capire l’importanza vitale che hanno gli occhiali per i miopi.

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