Colpevolezza da trasloco

Due anni fa abbiamo comprato casa. Un bell’appartamento in un palazzo in costruzione che riuniva quasi tutti i nostri criteri : purtroppo siamo al primo piano mentre io avrei preferito un secondo o terzo, manca la terza camera ma in pieno centro città non potevamo permettercela, abbiamo dovuto cambiare quartiere perché dove viviamo adesso è orribilmente caro. In compenso le camere sono abbastanza grandi per gli standard francesi (quella dei bimbi passa dagli 8m2 di quella attuale a 11m2, per esempio), la cucina é separata e non aperta sul soggiorno e ha addirittura una finestra tutta sua, ma soprattutto abbiamo ben DUE terrazze. Senza dimenticare il giardino condominiale, la serra comune e le arnie sul tetto.

Cambiamento di quartiere, dunque. Colpevolezza a mille perché Blop qui ha le sue abitudini e le sue amiche del cuore. Amiche dai genitori simpatici con cui anche io ho legato e questo certamente aiuta.  Il nuovo appartamento è dall’altro lato della città e immagino sarà difficile vedersi cosi spesso. L’unica cosa che un po’ mi consola è che anche una delle sue amiche cambierà scuola per le nostre stesse ragioni e purtroppo hanno comprato ancora in un altro quartiere. Razionalmente lo so che Blop è ancora piccolino e si adatterà benissimo alla nuova scuola, ai nuovi compagni, alle nuove abitudini, ma sarà che io ho le stesse amiche dall’asilo nido, questa cosa un po’ mi fa sentire in colpa.

Mettiamola cosi, sarà un’avventura. Tanto più che il nuovo quartiere è proprio nuovo. Nonostante sia praticamente in centro città, infatti abbiamo una fermata della metro a nemmeno 5 minuti (uno dei nostri criteri), è una zona industriale che stanno completamente riabilitando e sarà quasi tutto nuovo : nuovissima scuola, nuovi palazzi, nuovi negozi, nuovi parchi, una zona verde pedonale che attraverserà tutto il quartiere partendo proprio dal nostro palazzo. In poco tempo si potranno raggiungere i vari nidi, il nuovo centro sociale e culturale, il nuovo complesso sportivo, la nuova biblioteca… Sulla carta ha tutto per essere il posto ideale per le famiglie, speriamo nell’investimento degli abitanti per far si’ che sia davvero cosi.

Ora dovrò comprare qualche libro sul trasloco a Blop perché alterna momenti di “non vedo l’ora di scegliere il mio letto e giocare sul terrazzo” a “la nuova casa mi fa paura”.
Consigli?

3 pensieri su “Colpevolezza da trasloco

  1. Mah, il Pupo è andato a dormire una sera in una casa, quella dopo in un’altra, finito lì. Però era piccolo, aveva poco meno di due anni.
    Fossi in te non mi preoccuperei, perché basta vedere la tua felicità nel trasferirti per trasmetterla a lui. Se c’è anche un po’ di malinconia non c’è niente di male, magari puoi fargli una foto nella sua vecchia camera come ricordo.
    Per gli amici io ho i timori che hai tu, ma che sono sempre stati sconfessati dalla memoria corta dei bambini: all’asilo del Pupo e del Pupino ci sono amicizie per la pelle che cessano di botto senza motivo, bambini che prima volevano diventare fratelli, e poi se chiedi “Come sta Coso?” rispondono “Chi? Ah, boh.”
    Ci patisci più tu di lui, come succede a me con gli ex amici dell’asilo del Pupo 😦

    • Meglio cosi. Sara’ che con le mie amiche del cuore abbiamo condiviso nido, materna, elementari, medie e attività varie e quindi mi spiace per lui, ma effettivamente si e’ dimenticato degli amichetti del nido quindi andra’ tutto bene 😀

      • io ho solo un’amica dell’asilo, ma all’asilo mi stava antipatica e poi ci siamo ritrovate in prima media, e da lì è stata la mia migliore amica fino ai 20 anni. poi abbiamo avuto problemi e non ci siamo sentite per 7-8 anni e ora siamo di nuovo amiche. ma è un caso unico.

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